Le intolleranze enzimatiche sono causate dalla mancata o scarsa produzione di specifici enzimi, indispensabili per metabolizzare e rendere assimilabili alcune componenti alimentari. Il più frequente tipo di intolleranza enzimatica è quella legata al lattosio, causata da una diminuita produzione della lattasi (enzima deputato alla degradazione di questo zucchero). Tale deficit può essere secondario a patologie intestinali (quali infezioni batteriche, parassitosi, gravi malnutrizioni…), oppure geneticamente determinato. In quest’ultimo caso tende a mantenersi costante nel tempo (in quanto legato ad un difetto genetico immodificabile), ed è possibile individuarlo esclusivamente attraverso un test genetico. Analizzando infatti il DNA sarà possibile individuare la probabilità con cui un soggetto possa o meno sviluppare una riduzione della lattasi (e quindi intolleranza al lattosio), nel corso della propria vita.

PERCHE’ FARE UN TEST GENETICO?

Il test genetico è indicato nei soggetti che presentano sintomatologia e/o familiarità. Risulta essere una metodica non invasiva, veloce e presenta risultati certi circa il rischio di sviluppare l’intolleranza al lattosio. Per l’estrema semplicità del prelievo, la sua esecuzione è indicata soprattutto nei bambini. Inoltre ha un’estrema affidabilità e ripetibilità (100%), e permette di evitare falsi positivi.

COME SI ESEGUE IL TEST GENETICO:

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Per effettuare un test genetico è possibile estrarre il DNA da analizzare, da un semplice tampone buccale. Il prelievo va eseguito quando la bocca è pulita: non devono essere state introdotte sostanze da almeno 30 minuti (cibi, caramelle, bevande alcoliche o zuccherine, caffè o thè, farmaci come sciroppi o sostanze effervescenti, colluttori, fumo di sigaretta). E’ consentito bere acqua.